L'ascesa dei Templari nella penisola Iberica
non si limitò alla terra portoghese. Dal 1130 troviamo loro tracce
in Aragona, Catalogna e Navarra, successivamente anche in Castiglia
e Leon. Le importanti vittorie riportate sui mori invasori, nella
"reconquista", sommate a donazioni di ogni genere, consolidarono
il loro patrimonio fondiario. Ai sovrani spagnoli faceva tutto sommato
comodo la loro partecipazione alle attività militari così i Templari
divennero il vero e proprio "braccio" armato cristiano nella lotta
all'infedele anche al di fuori della Terrasanta. Come per il regno
portoghese, anche in Spagna le fortezze Templari erano principalmente
dislocate in posizioni strategiche. Tra i castelli appartenuti all'ordine
possiamo citare quello di
Ponferrada
(1178), quello di
Almansa,
di
Belmonte,
di
Peniscola.
Nel 1185 la sede provinciale dell'ordine viene trasferita da
Tortosa
alla fortezza di
Miravet
situata sulle foci del fiume Ebro. Come abbiamo già visto anche
in Portogallo, fortificare lungo le grandi vie di comunicazione
rappresentò una delle fortune dell'Ordine.
Accanto a queste opere di natura militare, troviamo anche interessanti
testimonianze di architettura religiosa. Non possiamo non parlare
della chiesa di
Veracruz,
situata nelle vicinanze di Segovia, a poca distanza da Madrid. La
particolarità di questo edificio è di avere una pianta ottagonale
ma...risulta avere 12 lati! Un altro edificio religioso da non perdere,
rimane la chiesa di
Eunate,
anch' essa a pianta ottagonale. Il successo dei Templari in Spagna
fu notevole, tale da essere preso di esempio per la fondazione di
altri ordini militari-religiosi ad esso ispirati. Saranno proprio
questi nuovi ordini ha rilevare l'eredità spirituale e materiale
dei Templari al momento della loro soppressione. Nella prossima
puntata varcheremo i pirenei per scendere in Francia, il vero cuore
della attività Templare in Europa.